La Storia
Il Liceo Umberto I nasce ufficialmente nel 1878, quando, per decreto dell’allora Ministro della Pubblica Istruzione, Francesco De Sanctis, venne istituito il secondo liceo della città.
La storia di questo Liceo è però più antica, dal momento che fin dal 1788 erano in funzione le Scuole Normali di Sant’Anna, in ottemperanza al decreto di Ferdinando I, che appunto in quell’anno, aveva fondato tali scuole, a carattere elementare, ginnasiale e magistrale, affidandone la direzione a Giovanni Agostino De Cosmi.
Il vecchio edificio, che era sede del Convento di Sant’Anna, sull’omonima via e in parte sulla piazza Croce dei Vespri, ospitò la Scuola Normale, retta da religiosi, che costituirono il corpo insegnante anche quando, nel 1860, per decreto del prodittatore della Sicilia Antonio Mordini, le scuole, fino ad allora dette “Normali”, vennero dichiarate “Scuole d’insegnamento secondario del grado inferiore” con la denominazione di “Ginnasio”, di cui fu fissato l’organico, il regolamento e il trattamento economico.
Nacque così il ginnasio Sant’Anna, dall’anno scolastico 1877/78, per delibera del Collegio dei docenti, approvata dal Ministero della P.I. Si chiamò GINNASIO UMBERTO I; il primo direttore fu Vincenzo Trapani e il numero di alunni, all’inizio piuttosto esiguo, andò aumentando.
In seguito emerse a Palermo l’esigenza di un secondo liceo, dal momento che l’unico liceo della città non era in grado di assorbire anche gli alunni provenienti dal ginnasio Umberto I.
A partire dall’anno scolastico 1878/79, dunque, il ginnasio Umberto I si chiamò REGIO LICEO GINNASIO UMBERTO I.
Il primo direttore fu Nicola Stranieri; la scuola ebbe ancora sede nel Convento di Sant’Anna, funzionò con due sezioni della prima classe, ciascuna con più di quaranta alunni.
Comprensibile era il disagio lamentato nel discorso inaugurale dal Direttore del liceo per l’insufficienza dei locali, incapaci di accogliere una popolazione scolastica di 427 alunni nel primo anno e di circa cinquecento nell’anno scolastico 1886/87.
Nonostante l’inadeguatezza non solo dei locali, ma anche delle attrezzature scientifiche, il nuovo liceo si distinse nel panorama scolastico cittadino per serietà e rigore, nonché per la fervida attività didattica e culturale e per la professionalità del corpo docente, la cui azione formatrice fu sempre ispirata a un severo laicismo.
Alla carenza dei locali, si cercò di ovviare con interventi di modifica e di adattamento dei vecchi locali del convento, cui vennero aggiunte nuove aule, che comunque risultarono ancora insufficienti per una popolazione in crescita, tanto che vennero utilizzate alcune delle celle dei frati per le classi meno numerose.
I tempi erano ormai maturi per l’attivazione di un altro ginnasio, tanto che l’Assessore alla P.I. del Comune, il futuro ministro Camillo Finocchiaro Aprile, decise di prendere l’iniziativa e di aprire in via provvisoria e in attesa di un regio decreto, un terzo ginnasio con il nome di “Ginnasio Umberto bis”, alle dipendenze del liceo Umberto, che potesse assorbire le richieste in esubero degli altri due licei cittadini.
Dopo tre anni dalla sua anomala attivazione, sprovvista del regolare decreto a livello centrale, questo “figlio” del nostro liceo diventò il terzo liceo di Palermo e seguì una sua strada autonoma.
Nel 1923, un regio decreto diede una nuova sistemazione all’Istituto, che contemplò l’assegnazione di tre corsi paralleli nel ginnasio e tre nel liceo, con un numero complessivo di 24 sezioni e 35 alunni per classe, come la legge prescriveva. Intanto, la riforma Bottai, che sganciava l’istruzione inferiore da quella superiore, consentì di sistemare gli alunni della scuola media inferiore in un plesso sito in via Celso, che rimaneva annesso al ginnasio-liceo Umberto I, ma alleggeriva la situazione di esubero.
Negli anni immediatamente successivi alla guerra, l’ancor più considerevole incremento di alunni costrinse nuovamente a reperire ulteriori spazi, che furono trovati, grazie alla disponibilità della scuola elementare Valverde sita nella omonima via, di cui fu utilizzato il piano inferiore; poi, lasciato questo ai legittimi utenti, venne adibito il piano superiore per ospitare le sole sezioni ginnasiali, per un totale di dieci classi, mentre il liceo continuò a funzionare nella vecchia sede di piazza Sant’Anna, in attesa di una sede definitiva.
Finalmente, a partire dall’anno scolastico 1962/63, fu inaugurata l’attuale sede di via Filippo Parlatore, 26/C, con cinque sezioni complete di ginnasio e liceo (A, B, C, D, E), per un totale di venticinque classi, e una sezione non completa (F).
Dopo più di un secolo di vita, il Liceo Umberto può vantare una lunga tradizione culturale, alla cui scuola di valori si sono formate molte generazioni. Fra i tanti ex allievi di questo Liceo ricordiamo il pittore Renato Guttuso, il politico Giorgio La Pira, che fu sindaco di Firenze e il giudice Giovanni Falcone.
La Storia della scuola
La nostra Istituzione Scolastica è stata costituita grazie ad un apposito decreto degli organi competenti in materia. Di seguito alcuni momenti importanti, rappresentati tramite timeline, delle nostre attività più recenti.